Andrea Biancini

Open Source Project Leader

Quando mio padre acquistò, ai tempi per svariati milioni di lire, il primo personal computer di famiglia per far giocare me e mia sorella, io ero ancora alle elementari. Immagino mia madre, maestra elementare, sia rimasta molto scettica rispetto all’opportunità di quell’investimento: non era mica meglio, chessò, una bella vacanza di famiglia? Quel PC, però, a me ha un po’ aperto un mondo. Mi ha fatto scoprire i meccanismi più interni della tecnologia e mi ha permesso, ben presto, di aprirmi all’era della comunicazione con l’accesso a Internet (inizialmente limitato a un’oretta la sera -il telefono costa!- ma pur sempre entusiasmante).

Sicuramente nasce in quell’epoca la mia passione per il mondo dell’informatica, che ho studiato all’Università di Milano Bicocca, in un corso di laurea che mi ha insegnato molto più di quel che stava nei programmi dei corsi. È proprio nelle aule studio della Bicocca che conosco i primi “Linux users” (tra di noi ci chiamavamo “pinguini”) e che mi avvicino a mi appassiono al software open source e a Linux in particolare.

La mia carriera professionale inizia nello stesso periodo e mi porta a lavorare in molte grandi realtà (nazionali e internazionali) nello sviluppo e nella realizzazione di soluzioni informatiche e di software. Mi occupo di programmare, disegnare architetture IT, coordinare gruppi di sviluppatori, fino ad arrivare a un ruolo nell’IT governance, che mi ha permesso di occuparmi “dall’alto” di tutto l’IT del ramo italiano di Barclays, una grossa banca inglese.

Però, dentro di me qualcosa si muove. Quel lato, un po’ sopito dal techno-entusiasmo, che si rivolge alle persone, alla componente umana e individuale inizia a bussarmi in testa. Spinto da questo mi iscrivo alla facoltà di Psicologia all’università eCampus e passo tre anni meravigliosi a confrontarmi con le scienze umane (eh sì, che c’entrano ben poco con le “scienze dure” che avevo affrontato con i 15 esami di matematica del corso di informatica). Imparo a farmi amici Freud, Jung (che un po’ di mistero me lo lascia ancora, con la sua esotericità), Piaget e tutti gli altri. Dopo 3 anni conseguo la mia seconda laurea con una tesi sperimentale sulle emozioni complesse nei ragazzi in età di scuola primaria: studio l’imbarazzo e quanto sia difficile comprenderlo.

Questa esperienza mi porta a cambiare lavoro e a tornare a rimettere qualche componente individuale in quel che faccio. Lavoro per alcuni anni al GARR (la rete della ricerca italiana) dove mi occupo, tra l’altro, di “fare reti” tra le persone, tra i ricercatori e i team di lavoro dei progetti nazionali e internazionali cui partecipo. Più recentemente ancora, sono stato chiamato da Reti, società di consulenza informatica, per lavorare allo startup della funzione HR (prima assente in azienda) che mi ha dato la possibilità di dedicarmi alle risorse umane in un contesto tecnologico. Dall’estate 2019 partecipo ad un EMBA part-time della master-school del Politecnico di Milano che spero possa darmi la possibilità di crescere managerialmente e di consolidare la mia posizione da direttore in realtà competitive e dinamiche.

Nel mio tempo libero mi piace dedicarmi ai piaceri fisici ma anche, e soprattutto, intellettuali della vita: libri, teatro, musei, monumenti, lirica: penso che l’Italia sia il Paese migliore al mondo dove poter coltivare questi interessi. Mi dedico quando posso ad attività di volontariato, che mi hanno portato a fare viaggi in diversi continenti per entrare in contatto e star vicino ai bambini più poveri del Pianeta. Lo scopo era aiutarli ad i avere una buona alimentazione e istruzione, e provare a regalare loro un futuro, cosa che per me e per i bambini della mia parte del mondo non è mai stata messa in discussione.

E il Team Digitale? Beh, direi che per me rappresenta una dimensione molto stimolante! L’idea di poter lavorare mettendo le proprie competenze, il proprio tempo e le proprie energie per la collettività e per il Paese sia davvero entusiasmante. Fino al termine del mandato ridurrò quindi i miei altri impegni che continuerò tuttavia a seguire in parte del mio tempo (perché non puoi costruire un gruppo e poi andartene disinteressandosi del loro futuro!). La maggior parte delle mie energie, però, saranno dedicate al Team e alle sfide che insieme ci siamo prefissati di superare.

Data inizio: 18 luglio 2019

Periodo previsto: fino al 31 dicembre 2019

Compenso su base annua: € 70.000

Registrazione in Corte dei Conti: 22 agosto 2019


Ultimo aggiornamento: 21/01/2020
Torna all'inizio del contenutoTorna all'inizio del contenuto