Carlo Contavalli

Software Architect

La mia è una storia simile a quella di molti altri ragazzi appassionati di informatica e di programmazione. Ho iniziato ancora bambino, prima con un vecchio MSX, poi il DOS, e infine scoprendo GNU/Linux e il Software Libero.

Ho fatto le prime esperienze significative durante le scuole superiori: finalista alle nazionali delle Olimpiadi Internazionali di Informatica, stagista presso il Network Management Center di Fastweb, sistemista e programmatore part-time per un piccolo ISP di Milano, autore di articoli per “Dev” e “Computer Programming” nonché di alcuni tutorial online, autore di patch per vari progetti open source e sviluppatore Debian.

Poi mi sono iscritto al Politecnico di Milano per diventare Ingegnere Informatico, ma sempre continuando a dare priorità al lavoro, a ciò che più mi divertiva. Ho iniziato a collaborare con diverse aziende realizzando svariati progetti: dalle interfacce web ai sistemi di posta elettronica, dall’analisi di sicurezza ai seminari tecnici. Mentre nel tempo libero, ero attivo nella comunità del Software Libero, aiutando a organizzare eventi e partecipando a iniziative nazionali e internazionali.

È al FOSDEM, “Free and Open Source Developers’ European Meeting”, una conferenza organizzata ogni anno in Belgio, che sono entrato in contatto con alcuni dipendenti di Google. Passati i colloqui, sono partito per l’Irlanda per una nuova avventura.

Pensavo che l’esperienza non sarebbe durata più di 6 mesi, che mi sarebbe mancata la mia libertà e invece sono passati più di dieci anni e ancora lavoro per Google (anzi, più correttamente, “lavoravo”, avendo preso aspettativa per entrare in questo team). Da 6 anni abito in California dove ho comprato la mia prima casa, la prima macchina e dove abito con Francesca, mia moglie, e due piccoli piccoli esseri umani.

Ho iniziato come Site Reliability Engineer, nel gruppo responsabile del funzionamento di alcuni dei più importanti componenti dell’infrastruttura, mentre oggi il mio ruolo è quello di Senior Staff Software Engineer e Team Leader. Anche se continuo a occuparmi di scrivere codice, la maggior parte del mio tempo lo dedico a cercare di migliorare vari componenti della nostra architettura, coordinando il lavoro del nostro team e dei team con cui lavoriamo e dando una direzione ai progetti che più mi appassionano.

Il mio lavoro mi ha insegnato molto. Ho capito come consegnare un prodotto funzionante in fretta e sotto pressione, con pochi margini di errore e preoccupandomi solo dell’indispensabile. Ho imparato a portare a termine progetti complessi, creati e gestiti da diversi team. Ho imparato come si costruiscono sistemi in grado di gestire milioni di richieste al secondo e terabit al secondo di traffico, come trovare strategie per migliorarli costantemente e mantenerli funzionanti, nonostante possibili eventi inattesi o guasti. Ho imparato a determinare il successo e la qualità di un progetto attraverso i numeri: metriche ben definite, grafici, esperimenti e confronti. E a usare questi numeri per decidere che cosa fare per il futuro, dove spendere risorse e come risparmiarle.

Quando mi sono spostato a Mountain View, nel cuore della Silicon Valley, mi sono dedicato allo sviluppo software a tempo pieno, sempre nel campo del networking e della scalabilità.

Una piccola parte del nostro lavoro è stata presentata nel 2016 ad NSDI, USENIX, una delle maggiori conferenze del settore, che ha accettato di pubblicare un articolo della nostra squadra. Sono assegnatario (“inventore”) di alcuni brevetti correlati alle tecnologie che utilizziamo. Sono uno degli autori originali di RFC 7871, un’estensione del DNS che è stata adottata dai maggiori attori nell’industria - da Akamai a Facebook - e discussa in diversi articoli accademici e di settore.

Quando ho letto del Team Digitale, ho pensato che fosse un’occasione incredibile per mettere a frutto le competenze che ho acquisito negli anni per un progetto che ritengo sia di grande importanza per il mio Paese.

Mandato il curriculum, incontrato Diego e conosciute le persone incredibili che è riuscito a mettere insieme, mi sono convinto che difficilmente ci sarebbe stata un’occasione migliore o una squadra migliore per portare cambiamento.

Ho quindi preso aspettativa dal mio lavoro e accettato di trasferirmi per qualche tempo a Roma con tutta la famiglia (e chissà che anche i piccolini non migliorino il loro italiano e che in futuro evitino frasi come “I’m gratting my gambe”).

Data inizio: 9 gennaio 2017

Data fine: 12 luglio 2017

Periodo previsto: fino al 16 settembre 2018

Compenso su base annua: € 100.000

Registrazione in Corte dei Conti: 3 maggio 2017


Ultimo aggiornamento: 31/07/2019
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